Il festivale

Majum Quaerere vede la luce nel 2016 per iniziativa di Alessandro Macchia presso la Scuola Secondaria di Carpignano Salentino (Lecce) come festivale di teatro, musica e poesia. La manifestazione nasce quasi per caso, ma si definisce progressivamente in risposta alla disattenzione e disaffezione delle istituzioni politiche italiane alla scuola e alla cultura, laddove per "cultura" si intenda la produzione di eventi di comprovata originalità e di oggettivo valore, e per "attenzione" e "affezione" si intenda l'apertura del rubinetto finanziario anche a produzioni artistiche aliene alla spettacolarizzazione tout court. Preso atto di una congiuntura epocale in cui le risorse finanziarie sono destinate in maniera pressoché esclusiva alla sottocultura dell'appariscente, Majum Quaerere intende promuovere una visione dell'arte come culto intimo e riservato del bello e del giusto, ma per contrappeso elegge a suo cardine morale una totale refrattarietà a qualsivoglia intromissione da parte di soggetti che nel tempo dovessero manifestare palese invasività, ovvero che dovessero mostrarsi tesi all'appropriazione di una fortuna che non gli compete. Majum Quaerere può permettersi di disobbedire a qualsiasi logica di mercato perché nasce e si alimenta di un ideale puro: la promozione di una cultura di canone alto in seno alla scuola. Ma gli ideali puri sono per definizione alieni al compromesso. In virtù di tutto ciò, il Festivale è libero di viaggiare, perché, senza mettere radici, non è schiavo di nessuno. Majum Quaerere è come l'araba fenice: muore ogni anno e ogni anno risorge dalle sue ceneri, libera di volare dove desidera. (A.M.)